Il 27 e 28 Aprile presso S. Bernardino di Chiari si è svolta la Festa di Primavera, occasione per i ragazzi Scout dagli 8 agli 11 anni, ovvero i Lupetti e le Coccinelle della Zona Sebino, di incontrarsi e vivere insieme due intense giornate di attività.
Il nostro “sottocampo” era formato dai Cerchi delle Coccinelle di Gussago e Rovato e dal Branco di Chiari. Come capi abbiamo scelto di lavorare con loro partendo da un momento semplice e quotidiano come quello del pasto, che è tutti i giorni uno spazio in cui i bambini incontrano le loro famiglie e non solo. “Aggiungi un posto tavola” è un ritornello conosciuto, che fin dall’inizio ci ha aiutato ad entrare nel clima di questi due giorni, sperimentando da subito alcune tematiche attorno alle quali è stata pensata l’intera attività: accoglienza e valorizzazione delle proprie diversità, il tutto veicolato tramite il gioco e le attività pratiche.
In primo luogo i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi con la presenza di altri gruppi Scout di Lupetti e Coccinelle. Se per qualcuno questo non rappresenta una nota da sottolineare, sicuramente per i bambini di Gardone è stato importante scoprire le altre realtà presenti sul nostro territorio bresciano nel mondo dello scoutismo, e ha suscitato in loro curiosità e voglia di mettersi in gioco.
La giornata di sabato ha ruotato attorno all’idea di sperimentarsi nell’uso dei propri sensi, necessari per lavorare in cucina ma anche per scoprire il mondo intorno a noi mentre la giornata di domenica ha previsto la preparazione del pranzo che abbiamo poi condiviso tutti insieme. Abbiamo deciso di coinvolgere alcune persone che sono venute da noi e ci hanno permesso di conoscere meglio un piatto tipico della loro cultura. Il menù quindi prevedeva delle polpette tipiche del Bangladesh, il pane marocchino, una torta tipica della Romania e un dolce peruviano. I bambini hanno incontrato dei veri e propri esperti con cui hanno cucinato e vissuto l’intera mattinata.
In questi due giorni i ragazzi hanno saputo fare una cosa che a noi adulti forse riesce un po’ più complicata: andare al di là delle apparenze, mettendosi in gioco con la voglia di scoprire colui o colei che si sono trovati davanti, che fosse un altro Lupetto o Coccinella o una donna proveniente dal Marocco che ha impastato la farina con loro, dando forma al pane che poi tutti insieme abbiamo mangiato.
In queste due giornate si può ritrovare il senso dello scoutismo, che passa attraverso le differenti esperienze proposte: delle occasioni di crescita e di scoperta di sé e degli altri, affinché i ragazzi che ci sono affidati possano crescere in un ambiente che li stimoli ad avere uno sguardo critico e che li porti ad essere uomini e donne che sanno scegliere e condividere significati ed esperienze.