“Se cento anni sono la storia, un nuovo sguardo si apre davanti”
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Dopo aver festeggiato per tutto lo scorso anno il Centenario della fondazione del nostro gruppo Scout, celebrato all’insegna del motto "la tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”, quest'anno ci prepariamo a un nuovo orizzonte, orientati verso il futuro e la responsabilità.
Lo stile scout, che si declina in “Osservo”, “Deduco”, “Agisco”, ci chiede oggi come in passato di saper leggere i segni dei tempi e di non delegare ad altri, ma di adoperarsi dove e come possiamo. Abbiamo deciso di abbracciare il domani, che in molti frangenti è davvero pieno di dubbi e interrogativi, creando un luogo che non sia solo fisico, ma prima di tutto una comunità fatta di persone. Ci immaginiamo che il futuro sarà un momento d'incontro per condividere esperienze, promuovere la crescita personale, costruire relazioni e coltivare la consapevolezza delle sfide globali che ci aspettano. L’unico modo di farlo è accogliere con responsabilità, sostenibilità e fiducia (la Fede di cui si sente molto parlare) tutte le sfide che il futuro e prima ancora il presente ci pongono davanti.
Invece di guardare solo al passato, quindi, vogliamo concentrarci sulle braci che ardono della nostra passione per il Servizio, della scelta quotidiana della Comunità e della decisione di essere testimoni autentici, guidati dalla Parola. Vogliamo reinterpretare la tradizione in modo dinamico, affrontando le sfide del presente con uno sguardo necessariamente rivolto all’orizzonte che è sempre più in là. Per dirla con le parole del fondatore dello scoutismo: “Quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancor più lontano!”. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo chiede il mondo che ci circonda: abbiamo deciso di stare in ascolto dei silenzi dei bisogni umani e agire di conseguenza… nonostante tutto.
Grazie a tutti coloro che hanno voluto esserci vicini in questo anno di festeggiamenti e che, in vario modo, ci hanno aiutato a realizzare tutto quanto è stato fatto e grazie a tutti quelli che vorranno mettersi con noi per camminare verso questo orizzonte.
Fare miracoli
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Nell’ambito dei festeggiamenti del nostro gruppo scout, che in questo 2023 compie 100 anni, nei mesi di marzo, aprile e maggio si sono svolti tre incontri di carattere formativo, aperti a genitori, educatori e, in generale, a tutti quelli che si sentono coinvolti nell’idea di essere persone che generano vita. Abbiamo cercato di lasciarci interrogare dal nostro oggi e abbiamo coinvolto i numerosi e affiatati relatori e tutte le persone che sono volute intervenire alle serate in un percorso che si è dipanato lungo l’idea di responsabilità, vissuta non tanto nell’ottica di dover rendere conto a qualcuno di qualcosa, ma piuttosto in quella di dare delle risposte con la nostra vita quotidiana, con le scelte che facciamo e che abbiamo maturato grazie alle esperienze vissute e “distillate” in significati.
Abbiamo iniziato da un’affermazione che talvolta di sente: “Eh, oggi non ci sono più i gnari di una volta”… che è diventata il titolo della prima serata, durante la quale, aiutati dall’educatore Niccolò Cabrini, abbiamo riscoperto le domande che abitano i gnari di oggi (e in realtà anche noi quando eravamo i gnari di ieri), riflettuto su come ciascuno di noi può aggiungere un pezzo, in chiave relazionale e tramite la sua testimonianza, alle risposte che stanno costruendosi.
A marzo, in un vivace dialogo tra padre Davide Brasca, barnabita di Monza, e don Fabio Corazzina, parroco di Fiumicello, moderato dal sagace Edo Martinelli, capo scout di Brescia, ci siamo invece confrontati sul servizio, in particolare sull’opportunità di proporlo in chiave educativa come strumento di crescita. Ci siamo trovati a dialogare, tra l’altro, del valore profetico del servizio, della gratuità e del dono e delle rivoluzioni fatte dagli uomini e dalle donne. Ci siamo lasciati con alcune domande: Quando ci facciamo servi dell’altro ci costruiamo una tana o usciamo allo scoperto? È possibile fare servizio nella gratuità, oppure il mondo del volontariato è parte del sistema? Chi sono i maestri e i testimoni dei ragazzi oggi? Noi li aiutiamo a trovarli e sceglierli? Coinvolgere e coinvolgersi tramite il servizio, proposto ai ragazzi e vissuto, può essere un cammino verso la corresponsabilità (che non è solo collaborazione) di cui tanto si sente parlare anche nella Chiesa, ma che sembra sempre qualcosa che non si può realizzare (perché i laici… perché i preti…)?
La terza serata ha rubato il titolo a un verso di Franco Arminio: “Si sta vicini per fare miracoli”, ed è stata dedicata a riflettere sulla pratica della comunità. Ci siamo chiesti cosa vuol dire “fare miracoli”, e ci siamo detti che gli ingredienti fondamentali sono la volontà di coltivare e custodire, originati dalla consapevolezza di sentirci incompleti, frammenti di un mosaico più grande che per costruire qualcosa hanno bisogno di altri pezzetti che li affianchino. Questa è l’esperienza, tipica anche della Chiesa, che non ci si salva da soli, che però, forse, spesso è pensata ma non praticata con assiduità e fede.
Ora l’estate alle porte per noi sarà tempo di campi, ma gli appuntamenti per i festeggiamenti del centenario ritorneranno in autunno. A presto quindi, e buona strada!
Chi ha orecchie in-tenda!
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AGGIORNAMENTO 4/7/2023:
Il progetto di community funding si è concluso: grazie di cuore a tutti quelli che hanno voluto sostenerci!! Con l'aiuto di tutti voi non solo abbiamo raggiunto l'obiettivo, ma siamo andati bel oltre ogni aspettativa: ognuno dei vostri contributi è stato prezioso e ci ha permesso avere successo, GRAZIE!
AGGIORNAMENTO 20/6/2023:
Di nuovo grazie a tutti! Con il vostro aiuto abbiamo quello che ci serve per poter acquistare anche una tenda più grande e pali e assi per le sopraelevate, siete stati preziosi. Mancano ancora circa 10 giorni alla fine della campagna di raccolta fondi, e potete ancora aiutarci. Baden Powell diceva: "Anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancor più lontano": guardiamo ancora un po' più lontano allora. Con i fondi che raccoglieremo da ora puntiamo ad acquistare due tende igloo per la route estiva dei ragazzi del Noviziato e del Clan/Fuoco. Se volete aiutarci le modalità sono le stesse di prima... grazie!
AGGIORNAMENTO 1/6/2023:
Grazie all'aiuto di tutti in appena 10 giorni abbiamo raggiunto il traguardo e abbiamo i fondi per l'acquisto delle due tende di squadriglia che ci servivano!! Che dire: GRAZIE di cuore! Ora andiamo avanti... è tempo di guardare un po' più in là. Le vostre donazioni continuano ad essere preziose per aiutarci: con i soldi che raccoglieremo da ora in poi vorremmo acquistare una tenda più grande, che ci permetta, in caso di maltempo, di ritrovarci comunque tutti insieme al riparo. Perché, come diceva B.P., "non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento". Insieme a questa tenda puntiamo ad acquistare anche i pali e le assi che ci serviranno per costruire le sopraelevate al campo. Volete continuare ad aiutarci? Il link è sempre lo stesso....
Immagina un cielo stellato. Un cielo stellato e un bosco in montagna, magari il suono leggero e musicale di un fiume che scorre nelle vicinanze. Un fuoco crepitante e il chiacchiericcio di tante persone sedute in cerchio, che ridono insieme e, prima di coricarsi, si raccontano vicendevolmente le avventure vissute nella giornata, le cose che hanno imparato, le sfide che hanno superato... bello vero?
Molti di voi sicuramente ricordano (forse con nostalgia 😉) notti come queste, vissute a qualche campo estivo…. Con il Reparto partiremo per il campo il 16 luglio, ma prima di allora abbiamo bisogno di comprare delle tende nuove, perché alcune di quelle che abbiamo sono ormai inutilizzabili per l’età. Con l’autofinanziamento fatto quest’anno e il precedente abbiamo già potuto comprarne una, ma ce ne servono altre due.
Nell’ambito del progetto di Cassa Padana, supportati da , abbiamo lanciato la nostra campagna di raccolta fondi finalizzata all’acquisto delle tende. Se vuoi aiutarci a vivere ancora questa avventura e a offrire ai ragazzi occasioni di crescita e di vivere esperienze che, probabilmente, ricorderanno per tutta la vita, puoi offrirci il tuo contributo: non è mai troppo piccolo e ci avvicina alla meta!
https://www.ideaginger.it/progetti/chi-ha-orecchie-in-tenda.html
Contiamo anche su di te!
Terza serata di confronto
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- Scritto da Stefano
Venerdì 12 maggio il terzo ed ultimo degli appuntamenti rivolti a educatori, genitori e, in generale, a tutti coloro che si lasciano coinvolgere dall'idea di essere persone che generano vita.
Aiutati dallo psicologo Serafino Corti e dal biblista don Gianni Marmorini ci chiederemo che valore ha "custodire" gli altri, alla luce della consapevolezza che nessuno si può salvare da solo.
Vi aspettiamo alle ore 20.45 presso la Basilica di S. Maria degli Angeli a Gardone V.T.!
Seconda serata di confronto
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Venerdì 14 aprile il secondo dei tre appuntamenti rivolti a educatori, genitori e, in generale, a tutti coloro che si lasciano coinvolgere dall'idea di essere persone che generano vita.
Aiutati da padre Davide Brasca, don Fabio Corazzina ed Edo Martinelli ci interrogheremo sul servizio proposto ai ragazzi come strumento di crescita, nell'ottica di costruire dinamiche di corresponsabilità e stimolare ad essere artefici del cambiamento nel mondo che ci circonda.
Vi aspettiamo alle ore 20.45 all'auditorium S. Filippo a Gardone V.T.!
Prima serata di incontro e confronto
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- Scritto da Stefano
Venerdì 17 marzo, all'oratorio di Gardone Val Trompia, ore 20.45, il primo dei tre appuntamenti rivolti a educatori, genitori e, in generale, a tutti coloro che si lasciano coinvolgere dall'idea di essere persone che generano vita.
Incontreremo l'educatore Niccolò Cabrini, che ci coinvolgerà in una riflessione “partecipata” sul tema "Non ci sono più i gnari di una volta. Purtroppo o per fortuna?". Vi aspettiamo!
Apertura dell'anno di festeggiamenti
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- Scritto da Stefano
Sabato 4 marzo, in oratorio a Gardone Val Trompia, si aprirà ufficialmente l'anno di festeggiamenti per il centenario di fondazione del gruppo!
Si tratta di una tappa importante di un lungo cammino, che ha radici lontane nel passato e che ancora continua sulle polverose vicende delle strade. A questo cammino, per un breve o lungo tempo, si è intrecciata la strada di tante persone diverse: se anche tu sei tra queste, ti aspettiamo. Infatti questa giornata inaugurale è immaginata prima di tutto come un'occasione di incontro per tutti quelli che, in tempi più o meno lontani, hanno giocato, camminato e vissuto l'avventura nelle file del nostro gruppo. In queste settimane abbiamo cercato di contattare più persone possibili per invitarle alla celebrazione, ma certamente qualcuno sarà andato perso... in ogni caso ti aspettiamo il 4 marzo e, se puoi, aiutaci a diffondere la voce. Ci piacerebbe riuscire a radunare più persone possibili, convinti che possa scaturirne un piacevole incontro e, magari, l'occasione di rivedere compagni di squadriglia o amici che non abbiamo più avuto opportunità di vedere, ma che ancora ricordiamo con affetto e simpatia.
Programma della giornata
h. 16.30: ritrovo presso l'Oratorio di Gardone V.T.
h. 17.00: cerimonia ufficiale di apertura dell'anno, con alzabandiera
h. 18.30: s. Messa concelebrata dagli AE del gruppo presso la chiesa parrocchiale di S. Marco
h. 19.30: per chi lo desidera in oratorio ceniamo insieme con uno spiedo. Per approfittare della cena è necessario prenotarsi e versare la quota di 15€ entro il 24 febbraio; è possibile farlo passando, in orario di negozio, da Betta al negozio "Arte in fiore" a Gardone, oppure passando in oratorio in occasione delle nostre riunioni, il sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica sera dalle 20.45 alle 23.00 ( Calendario delle attività ). Per informazioni o esigenze particolari contattaci.
h. 21.15: serata in compagnia con rievocazioni, letture, canti e racconti.
Magari nascosto in qualche cassetto hai ancora il tuo vecchio fazzolettone del gruppo... se lo trovi, indossalo, sarai in buona compagnia!
Ti aspettiamo!!
L'inno degli esploratori di Gardone
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- Scritto da Giovanni
Il 4 maggio 1947 si svolse la solenne promessa degli esploratori Gardonesi. Per tale occasione la Professoressa Graziella Ajmone scrisse le parole del testo dell’inno degli esploratori di Gardone, musicate dal maestro Pierino Mino; questo inno viene tuttora cantato.